Giornalista e drammaturgo francese. Dalla madre, celebre per
il suo salotto e amica prediletta di Anatole France, ereditò il gusto per
gli ambienti intellettuali e il garbo vigoroso che occorreva per poterne
diventare un beniamino. Fu intimo di Marcel Proust, della cui cerchia fece parte
sino alla morte, ed esordì a soli ventidue anni nel teatro e nel
giornalismo. Per tutta la vita rimase fedele a entrambe le vocazioni,
segnalandosi come apprezzato redattore e critico teatrale di "Le Figaro" e come
commediografo di successo (
Il bosco sacro,
L'abito verde,
La
bella avventura) (Parigi 1869 - Essendiéras, Dordogna
1915).